martedì 16 dicembre 2008

Social Software

Da alcuni anni è emersa, nell’ambito delle discussioni che hanno luogo su Internet, la pratica di utilizzare l’etichetta “social software” per fare riferimento a un crescente numero di applicazioni orientate a supportare la collaborazione fra gruppi a distanza. L’esigenza, così come l’uso dell’etichetta, non sono nuovi. Da sempre la rete Internet è stata considerata uno strumento di collaborazione e la storia della nascita del World Wide Web – ideato come un sistema di archiviazione e condivisione della conoscenza destinato ai ricercatori – è un esempio chiaro di questa natura profonda delle rete.
http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1283

Facciamo alcuni esempi di Social Software:

FACEBOOK: Facebook è un social network sempre più frequentato sul web. In Italia sta esplodendo adesso: in questo momento è il ventesimo sito più visitato. Facebook offre molte possibilità: cercare vecchi amici per nome e cognome, scambiare foto, lasciare commenti sui “wall” dei profili altrui, partecipare a gruppi tematici. Inoltre, è possibile iscriversi con un profilo pro, quindi registrarsi come band, inserire una playlist, e gestire un gruppo di fans.
Un’altra caratteristica interessante è quella di poter installare sul profilo delle applications, ovvero programmini interni a Facebook che permettono di fare giochi
on-line, telefonare con skype, trovare amici incontrati in viaggio, e tanto altro.

http://it-it.facebook.com

MSN Messenger: MSN è, attualmente, L’ Instant Messaging più utilizzato.
Un Instant Messaging è un programma che permette l’invio dimessaggi immediati tra 2 persone, ma anche tra gruppi. Può essere un ottimo sostituto del telefono, oltre a comunicare usando la tastiera, nelle recenti versioni di questi programmi, sempre più spesso si possono utilizzare microfonie webcam per parlare e vedersi in tempo reale in ogni parte del mondo senza spendere cifre folli.
Inoltre è possibile inviarsi files e condividere una cartella del proprio hardisk, diventa quindi facile lavorare conpersone sparse per il mondo, quasi come se si fosse nello stesso ufficio.
Msn Messenger è facilmente personalizzabile; si possono modificare lo sfondo, le emoticon, ecc…

http:///www.messenger.it

WIKIPEDIA: l'enciclopedia libera online che si avvale del contributo libero di centinaia di utenti e che promuove un sapere condiviso e libero. Completamente gratuita è una enciclopedia libera, attiva, fatta di sapere condiviso. Libera poichè ognuno di noi può scrivere sulla base delle proprie conoscenze e competenze senza remore e impedimenti. Attiva nel senso che, a differenza delle enciclopedie cartacee verso cui l’utente assume un ruolo passivo che gli deriva dal fatto di poter solo leggere ma non aggiungere o commentare, con Wikipedia infatti chi legge le definizioni può esserne anche l’autore.

http://www.wikipedia.it/

mercoledì 10 dicembre 2008

Formatore?!


Mi capita spesso di dover spiegare a parenti, amici o persone a cui semplicemente scambio due parole, il significato del corso di studi e la figura che vuole preparare e che presto, spero, andrò a ricoprire. Cosa vuol dire fare il "formatore"? Perchè non si può semplicemente chiamare insegnante? Per me, il formatore è una figura polivalente: opera nella progettazione di formazione, nella consulenza per l’orientamento, nei servizi per l’impiego, nella formazione professionale e aziendale. Può operare come progettista di formazione all’interno di centri di formazione, imprese e centri per l’impiego dove analizzare la domanda di formazione, progettare percorsi formativi, predisporre ambienti di apprendimento adatti, monitorare e valutare i risultati della formazione.
I progettisti possono essere anche erogatori diretti della formazione (docenti) e/o svolgere attività di tutoring, monitorando l’efficacia e l’efficienza del processo di insegnamento/apprendimento e agendo sulle condizioni che ostacolano l’apprendimento.
Il Curriculum per “Formatore” consente inoltre di acquisire le competenze necessarie per operare come consulente di orientamento. Tale figura fornisce un supporto nella fase di decisione a tutti coloro che devono compiere una scelta relativa al proprio futuro formativo, lavorativo e/o di riqualificazione professionale, aiutando il soggetto ad elaborare autonomamente il proprio progetto formativo professionale. I Formatori possono collocarsi anche nel settore della selezione del personale.

Il formatore a distanza, invece, è una figura polivalente per l’individuazione, la messa a punto e la diffusione di strumenti e risorse telematiche di comunicazione e formazione. Il curriculum per “Formatore a distanza” consente di acquisire una serie di competenze teorico-pratiche sui modelli di apprendimento in rete, sulle tecniche e sugli strumenti per la progettazione e l’implementazione di ambienti di apprendimento, sulla valutazione dell’apprendimento in rete.
Il formatore a distanza opera in aziende, centri di formazione, scuole primarie e secondarie e in agenzie specializzate nella formazione assistita dalla rete. Tale figura deve progettare, gestire e migliorare i processi formativi attraverso e dentro i media. Si occupa inoltre di progettare e gestire situazioni in presenza e a distanza e di valutare progetti formativi, anche complessi.

giovedì 4 dicembre 2008

Il ruolo nel cambiamento.

Eccomi di nuovo. Ho ancora tanti pensieri che stanno prendendo forma nella mia testa ma uno vorrei condividerlo prima di concludere questa giornata.
Questo pensiero mi è nato leggendo le prime righe del blog in riferimento (http://sociologiadelnordest.blogspot.com/). Ci sono molti e continui cambiamenti nel lavoro e soprattutto nella sua concezione. Penso che ognuno, nella sua esperienza, possa aver osservato qualche esempio. Il formatore, in questo caso, che ruolo ha? Di colui che semplicemente spiega i fatti e li comprende o, come meglio credo io, di semplice "cerniera"?

Perchè "formare"?



Curiosando nel blog, con il seguente riferimento (http://angela-pensierieparole.blogspot.com/), ho potuto scoprire quello che l'autrice stessa definisce "il formatore", ovvero quel "responsabile del processo di apprendimento finalizzato a migliorare conoscenze e capacità tecniche e/o professionali dei partecipanti ai corsi formativi extrascolastici". Da questo, nasce nella mia mente un pensiero: può essere che sia la finalità a descrivere meglio e ad attribuire allo stesso formatore gli elementi distintivi suoi propri? Ecco che da qui mi chiedo quale sia il valore della fomazione; quindi perchè formare?

Secondo il mio pensiero, ritengo importante l'azione della formazione in quanto pone al centro non l'individuo, nella sua singolarità, ma le continue relazioni con gli altri, instaurate durante quello che io chiamo "tempo della formazione".
Ma questa è un'altra puntata.

lunedì 1 dicembre 2008

Chi è il formatore?

Secondo un'elaborazione della mia mente su tutto ciò in cui ho fatto esperienza in questi ultimi due anni, il formatore viene definito come figura cardine, una persona che costruisce, attraverso le relazioni, un filo tra formandi apportando un cambiamento.